I consigli dello sportello Paghe lavoro domestico di Confartigianato Imprese Parma
Confartigianato vi consiglia di avere una maggiore conoscenza della persona, prima di inserirla all’interno della famiglia e della vostra casa.
Sarebbe importante ottenere:
– certificato penale (Confartigianato Imprese è in grado di fornirvi questo servizio)
– certificato medico di buona salute
– attestato di qualifica professionale
– certificato di residenza di uso libero
Domicilio e residenza possono essere confusi, ma esistono diverse, importanti, differenze.
La prima sta nel fatto che un’eventuale variazione del domicilio non richiede atti o comunicazioni ufficiali, come invece accade per il cambio di residenza. Occorre però un legame tra il luogo che la persona sceglie come domicilio e l’attività che questa svolge.
La residenza è invece disciplinata dall’art. 43, II comma c.c. che la definisce come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. Quindi non occasionale e non limitata ad alcuni periodi dell’anno, ma vi si può abitare in maniera non continua.
In Italia la residenza può essere solo una e riferita a un solo Comune, ai fini dell’iscrizione alle liste elettorali e di tutti gli altri benefici fiscali e legali cui hanno diritto i residenti di una determinata località.
Questo per quanto riguarda la residenza anagrafica. Per quanto concerne la residenza fiscale, la si acquisisce se il contribuente è iscritto all’anagrafe della popolazione residente o ha residenza o domicilio in Italia per più di 183 giorni all’anno. La residenza fiscale è importante per il calcolo delle imposte sui redditi.
Dal punto di vista giuridico, dunque, la residenza è diversa dal domicilio perché la prima ha a che fare con l’abitare e la seconda con la sede di affari e interessi. In pratica, mentre la residenza indica il luogo in cui si esplica la vita privata della persona, il domicilio è il luogo in cui si svolge la vita professionale, ma non necessariamente residenza e domicilio devono essere luoghi distinti, anche se è possibile eleggere domicilio in un luogo differente da quello di residenza.
Nel Comune di residenza si sceglie il medico di famiglia, si vota, si effettuano le pratiche per il matrimonio e si presentano le richieste dei certificati anagrafici.
Qualsiasi cambio della propria residenza deve essere comunicato al Comune che, entro 45 giorni dalla richiesta di cambio, dovrà effettuare una verifica.
La residenza può inoltre avere un peso considerevole per l’ottenimento di agevolazioni fiscali, quali per esempio la detrazione degli interessi nel caso in cui si abbia intenzione di fare un mutuo oppure il diritto alla percezione dell’indennità di disoccuppazione.